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VALENTINA: QUANTO SONO TROIA...!!!


di milissa67
13.11.2015    |    5.487    |    0 9.5
"Attraverso a piedi l'area per le automobili e mi infilo tra due camion..."
Ieri pomeriggio, tornando da uno stage di lavoro che ho dovuto fare vicino a Brescia, dovevo assolutamente fare la pipì e, quindi, trovandomi in autostrada, dovevo necessariamente fermarmi in un'area di servizio.
Finalmente vedo un cartello che mi indica "Prossima stazione di servizio km. 13".
Arrivata, vedo la parte riservata ai camion è super affollata e... ecco che inizia a balenarmi un'idea lussuriosa...
Mio abbigliamento: maglioncino grigio scuro, gonna sopra il ginocchio, autoreggenti color carne e stivali senza tacco lunghi fino al ginocchio.
In macchina mi sfilo il reggiseno e le mutandine e scendo. Attraverso a piedi l'area per le automobili e mi infilo tra due camion. Sapevo che in cabina vi era qualcuno, perché lo avevo visto dalla cabina.
Mi alzo la gonna il più possibile, mi accuccio e faccio la pipì.
Terminato il bisognino (stavo per scoppiare...) rimango accucciata e comincio a trastullarmi la passerina.
Qualche minuto dopo, dal camion è sceso il tipo che avevo notato prima con i pantaloni già slacciati e, mostrandomi il suo cazzone in tiro, mi chiese se ne avessi bisogno.
Gli feci cenno di venire avanti e, senza pensarci un secondo me lo infilai in bocca e glielo succhiai per bene prima di farmi sbattere, in piedi, appoggiata sul camion.
Forse un po' richiamati dai miei mugolii di piacere o per caso, arrivarono altri due camionisti che, vista la scena, non si sono fatti assolutamente pregare.
Uno mi alzò il maglione scoprendomi i seni che erano turgidi e duri come il marmo (un po' anche per il freddo) iniziando a palparmeli con foga mentre mi metteva il suo cazzo in mano, l'altro invece mi palpava il culetto e mi lubrificava il buchino con un dito, bagnato con la sua saliva.
Mi rigirarono -sempre in piedi- con la faccia rivolta verso di loro e mi fecero divaricare le gambe, per leccarmi la fica che stava grondando di umori.
Mi slacciarono la gonna e mi tolsero il maglione lasciandomi nuda in mezzo alla strada, vestita solo delle autoreggenti e gli stivali.
Quello che mi aveva lubrificato il lato B, a questo punto reclamava il premio e così vi affondò il suo bel cazzo che -tra l'altro- lo sapeva muovere veramente molto bene, iniziando a stantuffarmi con forza.
MMMMMMHHHH, iniziavo a non capire più nulla e la situazione mi faceva eccitare sempre di più.
Ad un certo punto, senza togliermi il cazzo dal culetto, mi sollevò per le gambe ed offrì la mia fichetta fradicia, spalancandola, ad uno degli altri due che, senza pensarci, la riempirono immediatamente alternandosi tra loro.
Mi sentivo impalata da dietro come se dentro avessi un tronco d'albero che mi sconquassava il culetto, ma mi piaceva da impazzire e mugolavo come una gatta in calore.
Mi rendevo conto che i due che mi scopavano nella fica non avrebbero resistito ancora molto ed ero pronta a ricevere in bocca il regalino, quando, all'improvviso, spunto un gruppetto di altri sei camionisti che, probabilmente, erano andati all'autogrill.
Incitati dai suoi colleghi si sono fatti sotto anche loro e, a turno, mi hanno scopata tutti quanti, sempre con quel cazzone nel culo che me lo ha aperto in maniera incredibile.
Non potendo, in quella posizione, succhiare i loro cazzi e ricevere in bocca le loro calde sborrate, lo fecero sulla mia pancia, a turno.
Finalmente venne anche il turno del mio impalatore il quale, dopo avermi rimesso a terra le gambe, continuò a scoparmi nel culo fino a venirmi dentro.
Non ancora sazio, sempre tenendomi rivolta con la schiena verso di lui, infilò il cazzo nella mia passerina e mi scopò facendomi esplodere in un orgasmo incredibile.
Mi accucciai nuovamente e, per ringraziarli mi succhiai tutti i loro bei cazzi ancora duri e sporchi di sborra.
Uno di loro, andò nel suo camion e mi portò delle salviette umidificate ed un rotolo di carta per potermi ripulire.
Mi rivestii, li salutai tutti e, con la fica che ancora grondava per l'eccitazione, me ne tornai a casa soddisfatta.
Raccontai tutto al mio "paparino" che, dopo aver sentito la storia si è eccitato come un toro, e senza farmi né cambiare, né ripulire, mi ha regalato l'ultima mega scopata della serata...
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